Posso sintetizzare la nostra gara con tre parole: come-andava-affrontata. Ed è proprio così che io e Roberto l’abbiamo presa fin dall’inizio.
Le condizioni erano difficili, per non dire proibitive, con le strade viscide e fredde, sempre più sporche man mano che passavano le altre macchine sulla prova. Tanto per non farci mancare nulla, anche la nebbia era ben presente, ma non dappertutto: solo in alcuni punti. Una specie di RAC nostrano, possiamo quasi definirlo.
Fin dallo shakedown di sabato, era chiaro che c’era poco da inventarsi: partire con le gomme giuste e tenere un’andatura che non ci portasse a fare errori grossolani.
Sul primo passaggio abbiamo deciso di evitare qualsiasi problema, prendendola con decisione ma alzando decisamente il piede nei punti critici, che avevamo ben segnalato sulle note (forse anche troppo, ma non si sa mai…). A fine prova, il cronometro infatti ci ha castigato ed abbiamo preso una manciata di secondi da tutti, ma era preventivato. Sul secondo e sul terzo passaggio le cose sono migliorate (nonostante l’attesa di un’ora per la partenza della seconda prova a causa di un’uscita di strada di una Skoda) ed abbiamo abbassato il tempo in entrambi i passaggi, prima di 8 e poi di altri 2 secondi. Ma la svolta è arrivata a fine PS 2, quando abbiamo saputo dell’escursione per campi della vettura che era davanti a noi in classifica, con conseguente perdita di quasi un paio di minuti per rientrare in strada. A quel punto il terzo posto era assicurato, anche se c’era il passaggio forse più difficile ancora da fare. Infatti la partenza oltre le 17 ci ha obbligati a percorrere la prova quasi in notturna, con i fari montati e la nebbia che, specialmente nelle parti più alte della prova non ci permetteva di accendere tutto. Se ci aggiungiamo anche le strade, ormai in condizioni pessime, il “rischio frittata” era alto. Ma Roberto non si è lasciato fregare e ha portato alla grande la Clio a fine prova, alzando il tempo, questo si, ma gestendo una terza posizione che ci serviva per risollevare il morale!
Ci tengo a ringraziare in primis Roberto Biancotto per avermi voluto in macchina con lui. In seconda battuta, ma non meno importanti, Silvia e mio padre che, nonostante il freddo e la giornata non proprio ideale, si son fatti il mazzo per venire a vederci ed, ovviamente, il ringraziamento per il supporto e l’aiuto va anche a Laura ed a Claudio Giazzi! Poi chi ci ha permesso di essere in gara, sponsor ed amici, Luigi Balbo e tutto il team Balbosca e , sempre sinonimo di serietà, competenza e capacità, Andrea, il nostro meccanico che non ha sbagliato un colpo e, ultimo ma non meno determinante, Luca Cantamessa per l’aiuto e i consigli (anche se, dopo l’errore di Sabato, m’hai lasciato andare un pattone che quasi mi stacchi una spalla … lezione imparata!)
Ed ora possiamo riposarci, perchè la stagione possiamo considerarla conclusa. Avevo ancora in programma il Grappolo Storico a San Damiano a Dicembre ma, con molto rammarico, non ce la faremo per problemi alla macchina, quindi niente da fare. Mi spiace perchè era una gara vicino a casa e con un’organizzazione di prim’ordine, ma sicuramente avremo un’altra occasione! Walter, sei avvisato! 🙂
Grazie a tutti quelli che quest’anno si sono fidati ad avermi in macchina, spero di aver ripagato almeno in parte la fiducia. Per me è stato un anno buono, con 5 gare, una vittoria e tre piazzamenti, compresa la nuova esperienza della regolarità, interessante anche se meno adrenalinica delle gare a cui sono abituato.
Ora si pensa già al prossimo anno, vedremo cosa ci riserverà.
Ed eccoci qui, poche righe per tirar le somme di questo Giro dei Monti Savonesi 2021.
A parte il maledetto vento forte che per poco non ci smonta il parco assistenza, posso solo dire che mi sono divertito da pazzi! Bei posti e belle prove, qualche rifinitura da dare all’organizzazione ma nel complesso è stato un bel fine settimana.
Le prove, almeno in parte, non erano completamente sconosciute: su Scravaion e Giovetti avevo già corso nel 2008 con la Punto Super1600 e sapevo essere tratti belli ma anche difficili e selettivi. La prima di Caso invece, era completamente nuova per me. Sorvolo sulle innumerevoli battute in macchina con “Andiamo a Caso” perchè era veramente di bassa lega! 😆 Comunque, devo riconoscere che ho un debole per le strade liguri. Sarà che ci son praticamente cresciuto durante gli inverni coi nonni al mare, ma certi pezzi di strada super guidati e “da pelo” sono troppo emozionanti.
Come sempre, Giorgio ha guidato alla grande e sui tratti più guidati siamo riusciti a mettere le ruote davanti a tante macchine decisamente più potenti della nostra rallyna, tanto che dopo i primi due tratti cronometrati (compreso il passaggio notturno su Caso) ci siamo ritrovati 18i assoluti con dietro Porsche, Manta, 5 Turbo e le terribili Fiat 127 Sport!
La domenica abbiamo pagato un po’ i cavalli in meno sulle “autostrade” a salire su da Scravaion e Giovetti, ma tutto sommato ci siamo difesi ed abbiamo agguantato un 16° posto assoluto. Non fosse stato per un problema al cambio che praticamente ci ha costretti a fare tutta l’ultima prova senza la terza, avremmo potuto ancora provare a guadagnare qualcosa ma ripeto, sono (siamo!) già più che contenti così.
Un grazie va a tutti quelli che ci hanno seguito, agli sponsor e all’assistenza ma in particolare devo ringraziare Roberto Scorcione, Alex Tolomei ed Eleonora per tutto il lavoro che hanno fatto nel weekend!
Non ho praticamente foto della macchina in prova, però posso lasciarvi con il camera car della prima speciale del Sabato, direttamente dal canale youtube della DueGi Sport!
Ora un po’ di riposo (poco) e poi si torna in gara, questa volta vicino a casa! Ma questa sarà un’altra storia…
Va bene, ho capito. Qualcuno può prenotarmi un biglietto per un santuario a scelta? Da Oropa a Lourdes va bene tutto. Dopo il ritiro al Grappolo, questo era il secondo appuntamento dell’anno, questa volta insieme a Giorgio Gabetti e la 205 Rally di DueGi Sport. Speravo sinceramente di riuscire a fare una bella gara nonostante il periodo estivo che, con le ferie in mezzo, non ha aiutato nella preparazione. Con Giorgio però, ormai siamo talmente collaudati che non ci sono problemi e le gare si preparano velocemente.
Purtroppo non è servito a molto. Già durante il trasferimento verso la prima prova ci siamo accorti che qualcosa non andava. La 205 borbottava ai bassi regimi e faceva fatica a salire di giri. Abbiamo pensato di provare ad entrare ugualmente in prova per vedere se si poteva continuare e magari risolvere il problema durante la gara, ma nulla da fare. E’ inesorabilmente peggiorata e dopo la prima prova speciale di Monastero di Lanzo abbiamo preferito alzare bandiera bianca, anche per evitare di fare ulteriori danni visto che non riuscivamo a venire a capo del problema. (Aggiornamento del mercoledì: in officina si risolverà tutto con un pezzo da 20 euro che si era rotto…)
Dispiace molto, un ritiro è sempre duro da accettare. Soprattutto quando ti accorgi che la macchina, problemi elettrici a parte, aveva un ottimo assetto e probabilmente avremmo potuto chiudere con un bel risultato. Ma le gare purtroppo sono così, una volta va bene e qualche altra no. Certo, per quest’anno preferirei che i “no” fossero finiti. E dispiace anche per tutti quelli che ci stavano seguendo in campo gara e da casa, grazie per esserci stati e averci supportato.
Ora facciamo “sbollire” la delusione e poi cercheremo un modo per rifarci!
Nota a margine: prima o poi ce la farò a finire il “Torino”: negli anni le uniche due partecipazioni sono terminate con altrettanti ritiri. Quindi, Oropa o Lourdes? Ditemi voi…